Ti voglio dire
quanto soffro
quando apro gli occhi
Subito mi appare
mi assale, mi imprigiona
quella moltitudine
che corre e si affanna
che strombazza alle otto del mattino
perché è in ritardo
che bestemmia il suo vicino
che non si sposta
che scivola sull'asfalto
bagnato e bucato
da lavori sempre in corso
e bestemmia il sindaco un'altra volta
Sottovoce vorrei dirti
quanto è triste
uscire da quel piccolo
nostro guscio
e imbattersi nell'inciviltà
ormai globalizzata e autorizzata
Vorrei ripetertelo sempre
non più sottovoce
ma a squarciagola.
Gavino Puggioni
19 maggio 2003
Da L'arcobaleno in giardino
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