Io faccio spesso questo sogno strano e penetrante
Di una donna sconosciuta, che amo, che mi ama
E che ogni volta non è mai la stessa
E neppure un'altra, e m'ama e mi comprende.
Davvero mi comprende, e il mio cuore, a lei sola
Trasparente, ahimè, cessa d'essere un problema
Per lei sola, e i sudori della mia fronte livida
Lei sola sa rinfrescarli, piangendo.
E' bruna, bionda, o rossa? - Io l'ignoro.
Il suo nome? Ricordo che è dolce e sonoro
Come quelli degli amanti che la Vita ha esiliato.
Il suo sguardo è simile a quello delle statue,
E la sua voce, lontana, e calma, e grave,
Ha l'accento delle voci care che ora tacciono.
Paul Verlaine
da Poesie Saturnine
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