Che corpi lievi, sottili,
vi sono, incolori,
vaghi come le ombre,
che non si possono baciare
se non posando le labbra
nell’aria, contro qualcosa
che passa e si rivela!
E che ombre brune vi sono,
così dure
che il loro scuro marmo freddo
non potrà mai abbandonarsi
appassionato fra le nostre braccia!
E che viavai, su e giù,
con l’amore che ondeggia,
dai corpi alle ombre,
dall’impossibile alle labbra,
senza sosta, senza sapere mai
se è anima di carne od ombra
di corpo ciò che baciamo,
se pure è qualcosa! Tremanti
di dare amore al nulla!
(Pedro Salinas - La voce a te dovuta, 1933 - trad. Emma Scoles)
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