Gerardo Dottori: forze ascensionali |
Forse
un mattino andando in un’aria di vetro,
arida,
rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo:
il
nulla alle mie spalle, il vuoto dietro
di
me, con un terrore di ubriaco.
Poi
come s’uno schermo, s’accamperanno di gitto
alberi
case colli per l’inganno consueto.
Ma
sarà troppo tardi; ed io me n’andrò zitto
tra
gli uomini che non si voltano, col mio segreto
(Eugenio Montale - Ossi di seppia, 1923)
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