Presto, partiamo.
Lasciamo il giaciglio alla notte
che ingoia i perduti pensieri;
lasciamo le tetre caverne,
le buie sorgenti di pianto
che tenaci stillano errori.
Calziamo scarpe veloci
che traccino il nuovo cammino
a seguire l’onda del vento;
voglio sentire ancora carezze
e giovane alitar di maestrale,
fuori dalle divelte catene
voglio tornare a bagnare
sciolti e felici i miei passi.
Io lo so, per averlo sognato,
io lo so, per averlo cercato:
non è poi così lontano il mare.
Massimo Reggiani
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