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Questo blog è di Danila Oppio, colei che l'ha creato, e se ne è sempre presa cura, in qualità di webmaster.

mercoledì 3 luglio 2013

LA MADRE DI TUNISI


Sono ancora qui,

china su perché dalle mute risposte

a seguire anonime orme 

smarrite su questa sabbia 
che ti ha visto partire 
una notte di primavera sfiorita

a stringere tra le mie braccia vuote

quest’orizzonte d’acqua bugiardo,
mediterranea lusinga che racconta illusioni 
a chi crede di sentire speranze.

Urlo a squarciagola il tuo nome,

vuota ormai d’ogni altra parola

per far tacere il silenzio del mare,

odioso frastuono di segreti di morte
che il mio antico cuore di madre 
non si rassegna ad ascoltare.

Laura Vargiu

1° premio per la sezione tema libero alla Va edizione del Premio Letterario Internazionale "Premio Poesia dell’anno”, Quartu S.Elena (CA).


4 commenti:

  1. Bellissima!!!
    Graziella

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  2. Dedicata a tutte le madri, in particolare a quelle mediterranee i cui figli sono stati inghiottiti dal mare e dal silenzio...

    Laura V.

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  3. Molto coinvolgente! Penso a quelle madri che salutano i figli, imbarcati su gusci insicuri, ad attraversare il Mediterraneo per raggiungere spiagge italiane, credute l'El Dorado, dove, se non muoiono prima, annegati o disidratati,vengono a chiedere la carità, perché non c'è lavoro neanche per i nostri figli! Ma c'è pane e companatico, che tante associazioni cattoliche o laiche, provvedono loro! Ed è già qualcosa. Perché gli Stati ricchi, non si attivano a creare il lavoro nei Paesi dove non ce n'è, così da evitare che tante giovani vite si trovino allo sbaraglio?

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  4. Hai perfettamente ragione, Danila! E il colmo è che spesso e volentieri i soldi dei Paesi ricchi (o ritenuti tali, vedi l'Italia) sono stati investiti in quei Paesi da cui i poveri fuggono in appoggio a governi corrotti e dispotici spacciati come democratici dall'ipocrisia della diplomazia occidentale... tra i tanti casi, mica ci siamo dimenticati delle cifre a più zeri elargite da uno degli ultimi governi italiani per finanziare un'autostrada nella Libia del deposto Gheddafi... Consiglio di leggere il libro inchiesta di Gabriele del Grande dal titolo "Il mare di mezzo, al tempo dei respingimenti" o di visitare il blog dell'autore che si occupa appunto del Mediterraneo diventato ormai un cimitero
    http://fortresseurope.blogspot.it/

    Laura V.

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