a tutte le donne
George Frederic Watts, La speranza
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Come sarai
nel tempo a venire
tu, donna
madre e moglie
amante
degli uomini terracquei
che ti hanno governato
e incatenato?
La speranza
Sarai di carne rosata
delicata e e leggera
come aura di corolle primaverili
librata ed aerea
prepotente di beltà
libera d'amare
L'opulenza
Le tue braccia
il tuo seno
il tuo corpo
sapranno di flaccidezza
per l'abbondanza
per l'inutile gozzoviglio
dei tempi
o saranno trasparenti
per la fame, per la sete
per le malattie
che già oggi
si stanno annunciando?
Il mondo si sta svuotando di energie
e si lamentano gli alberi
e le acque e gli uomini-animali
il fuoco non lascerà segni
ci saranno sopravvissuti glaciali
e dopo
ci sarà ancora una donna
e il mondo rivivrà
Gavino Puggioni
Da Le nuvole non hanno lacrime
Caro Gavino, grazie per questa splendida poesia.
RispondiEliminaUn gentile pensiero, che pochi fanno a questa donna così eternamente sfruttata e vigliaccamete violentata.
Ma come ben dici: sempre...si ricomicia da una donna.
Graziella
Fra tutte le donne: la Vergine Maria
RispondiEliminaLa Madre, bambina ancora,
accolse il Verbo che in Lei s'incarnò
e il Figlio- così-
venne da lontano.
E dal vento del Suo balbettio
raggiunse la terra
che da tempo aspettava.
Poi
la Vergine in sè si raccolse come fiore,
che a sera si chiude,
portando nell'intimo il grande segreto:
segreto dell'amima che si apre
dando ascolto all'altissimo.
"poesieinsmalto