La notte ha un punto nero nel quale mi risveglio, la placidezza
al centro del tifone nel giallo dei lampioni tra le serrande e
la luna e le stelle. È strano.
Da dove come perché
e verso quale traguardo voliamo tutti
oltre tempo spazio e caducità.
Il punto interrogativo
è un vecchio gobbo con gli occhi a terra
o uno spaventapasseri o un bastone
per la professoressa zoppa. Una gruccia
senza scopo perché manca l’abito corrispondente
e un appiglio disoccupato, che sta lì. Segno
in corteggiamento del punto senza toccarlo
mai, sempre esitante
smarrito nella selva o nell’oceano.
Così adesso non sono più bambina
ed ho smesso di chiedere perché.
Il punto interrogativo si è messo a ridere
trasformandosi in geroglifico umano. Ecco. Tutti uguali
a testa in giù, soldati nella trincea
dei pipistrelli. Avete, abbiamo
scritto la storia, sempre la stessa
lavagna di buoni e cattivi
per un fritto misto a imbandire
una mensa di chissà chi, chissà perché
chissà dove quando come forse.
Domenica Luise
Rielaborazione grafica di Domenica Luise
Bellissima poesia dell'artista eclettica Mimma! Mi piacciono molto anche le sue produzioni pittoriche e i suoi racconti. Beh, è già prenotata per il mio blog, naturalmente!
RispondiEliminaGio