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Van Gogh: volo di corvi su campo di grano |
Nelle albe infestate di foglie
e voli di corvi su menti depresse,
s’alza stanca una nenia di morte.
Riapre crateri appena coperti
di orme lasciate nel fango
a suggellar sconfitte di niente,
nicchie deformi di aborti d’idee.
Suggella corone di spine e cigolanti cancelli
su vecchie campagne senza memoria
di umidi marmi nei fossi.
Si stende come un lenzuolo di nebbia
lungo sentieri disegnati nel bosco
su colline di viti e crinali sacrificali
e vaghi significati di ritrovi notturni.
Allarga le ali l’ombra di morte,
cosparge di buio sussurri di vita
lasciando una traccia marchiata dal fuoco
su tragiche ansie cosparse di cenere.
Lorenzo Poggi
Da Muro di gomme
Bella! Bella!
RispondiEliminaComolimenti Lorenzo.
Graziella
Complimenti anche da parte mia!
RispondiEliminaLaura V.