Proprio così,
voi non li avete visti, ma loro, nonno Gavino ed Aurora, la simpaticissima
nipotina, li hanno visti, eccome!
Era una
domenica mattina di fine settembre, quasi estiva. Il sole era leggermente
offuscato ma caldo, tanto che invitava a fare quattro salti in spiaggia e pure
qualche nuotata.
Si erano
trovati a far visita ad un amico che aveva una bellissima barca a vela che, al
solo guardarla, ti lasciavi trasportare in mezzo a terre e mari lontani e
sconosciuti.
Nonno e
nipotina ammirarono la barca facendo un sacco di complimenti e dopo, con le
dovute precauzioni, scesero in banchina, dove, mano nella mano, presero a passeggiare spiando le acque
sottostanti che, apparentemente calme, erano spinte da leggere onde di
riflusso.
Aurora, curiosa
come sempre, scrutava e chiedeva di quel mare che a lei piaceva tanto e andava
interessandosi di alcuni ragazzini che, accompagnati da validi istruttori, si
preparavano ad uscire in mare per una delle prime lezioni sulle piccole derive.
Improvvisamente
la bambina bloccò la sua passeggiata e si rivolse al nonno:
-
Nonno,
nonno, guarda quanti pesci! Guarda come giocano! -
-
Vedo,
vedo, bambina mia, li vedo anch'io; sono meravigliosi, guarda come si
rincorrono! -
-
Si,
si, li vedo – disse Aurora – Forse stanno giocando, come sono buffi! Sì, stanno
giocando, ma anche ballando, guarda! -
-
Come
ballando? - disse divertito il nonno – Va bene che tu sei una ballerina e tutto
ciò che vedi lo fai ballare! -
-
Perché
i pesci non ballano? Io credo di sì, perché sono agili e leggeri ed hanno
tanto, tanto spazio! - replicò la bambina.
-
Hai
ragione, tesoro! Loro, i pesci, hanno spazi infiniti e possono giocare e andare
dove vogliono! -
-
Perché
sono tutti uguali di colore e qualcuno è più piccolo? - chiese ancora lei.
-
Perché
fanno parte di una stessa famiglia e infatti ne vedi qualcuno più grande e
altri più piccoli: Ci sono i genitori e ci sono anche i figli, sennò che
famiglia sarebbe? -
-
Nonno,
guarda, hanno anche dei baffetti bianchi e lunghi, che ridere che mi fanno! Sai
cosa ti dico? Per me stanno facendo ginnastica, si stanno allenando per
diventare più grandi e più robusti! -
-
Allora
è come se fossero dentro una palestra fatta d'acqua! -
-
Sì
nonno, hai ragione, infatti portano anche le scarpe da tennis e così si sentono
più sicuri! Come! I pesci con le scarpe da tennis? - ridacchiò il nonno.
-
In
quell'istante Aurora, vedendo nonno Gavino stupefatto e divertito, scoppiò in
una sonora risata. Continuò a ridere fino a coinvolgere gli altri ragazzini che
stavano per imbarcarsi sulle derive.
-
I
pesci con le scarpe da tennis! Che ridere che mi fanno! -
-
Finì
in una risata generale, che coinvolse anche gli adulti presenti, mentre quei
pesci, diventati più numerosi, continuavano ad allenarsi, incuranti di stupire
chi li ammirava.
Dopo, Aurora
volle andar via, salutando i nuovi amichetti, anche perché non vedeva l'ora di
rientrare a casa per raccontare a babbo e a mamma che aveva visto tutti quei
pesci con le scarpe da tennis.
Gavino Puggioni
Da Nel silenzio dei rumori
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