Cadde una foglia
e due
e tre.
Nella luna nuotava
un pesce.
L'acqua dorme
un'ora
e il mare bianco
ne dorme cento.
La dama
era morta sul
ramo.
La monaca cantava
dentro il cedro.
La bambina
attraverso il pino
andava alla pigna.
E il pino
cercava la piuma
del gorgheggio.
Ma l'usignolo
piangeva le sue
ferite.
E anch'io
perché cadde una
foglia
e due
e tre.
E una testa di
cristallo
e un violino di
carta
e la neve sarebbe
più forte del mondo
una per una
due per due
e tre per tre.
O duro avorio di carni
invisibili!
O golfo senza
formiche dell'alba!
Con l'ispirazione
dei rami
con l'ahi delle
signore;
con il cro-cro
delle rane,
col giallo geo del miele.
Verrà un torso
d'ombra
coronato d'alloro.
Il cielo sarà per
il vento
duro come una
parete
e i rami divelti
se ne andranno
danzando con lui.
Una per una
intorno alla luna
due per due
intorno al sole
e tre per tre
perché gli avori
dormano bene
Federico Garcìa
Lorca
da Antologia
Poetica
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