Sotto ruvidi cieli di cemento
ombre d'esistenze già estinte alla vita
s'allungano diafane
agli angoli di sguardi ciechi
e passi ansiosi d'arrivare
Con mani tese che nessuno ascolta
gemiti e sorrisi si trascinano ai semafori spenti
alla ricerca di dignità smarrite
tra coperte di cartone
e rifiuti di pane randagio
Isole in mezzo ad urbani oceani
d'indifferenza disperse
s'inabissano senza voce
nelle incenerite notti
di anonimi giorni sempre uguali
Laura Vargiu
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