non cerco rotaie da stringere al collo
né mani volanti a indicare la strada
mi basta ascoltare i rumori di fondo
un sasso lanciato, uno stormire di foglie,
un suono di zoccoli lungo il sentiero,
le fascine tagliate, l’odore dei funghi,
il sale da aggiungere alla minestra,
un raggio di sole nella finestra.
Vorrei però ...
appoggiare la fronte al tronco dell’olmo
e piangere chino tutte le lacrime
trattenute per buona creanza,
stemperare la rabbia saltando bendato
nei fossi grigi dell’indifferenza,
masticare fino in fondo l’amaro del mondo,
imbracciare un fucile per uccidermi dentro,
preparare un sorriso di circostanza.
Sconsolato alla luna sale il mio pianto.
Lorenzo Poggi
Da Muretti a secco
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