Non aprir la porta
ché il vento
è violento.
Resta ancora
lasciami
un ultimo dei tuoi respiri
e dopo uscirai
Ma nn scappare
Stringi di nuovo
questo petto abbattuto
bagnato del tuo profumo
Saremo felici
così come bimbi
nel regno dei balocchi.
La tua mano leggera
non sentirò neppure
nelle mie vesti
M'assopirò, vedrai
simile al neonato
e allora tu
potrai aprire
quell'uscio
e abbandonarmi
anche per sempre
Gavino Puggioni
Da L'arcobaleno in giardino
Nessun commento:
Posta un commento