Vite
che s’intersecano
Sui gradini
dell’infanzia
O all’imbrunire
Dell’esistenza
Vite
Che s’intrecciano
Come canestri
Di midollino
E diventano uno
Vite
Che s’incontrano
E poi svaniscono
Verso altri lidi
E si perdono
Vite
Che restano
Ferme sulla soglia
Indecise se varcarla
O restarne fuori
Vite
Il cui incontro
Ne modifica altre
Nel bene o nel male
uccidendo e creando
Vite
Di uomini e donne
Di vecchi e di bimbi
Passate e future
E sempre presenti
Vite
Occultate o evidenti
Sprecate, violate
Floride o evanescenti
Disprezzate o amate
Spesso solo immaginate
Danila Oppio
Inedita
16 febbraio 2013
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