Città, troni e potenze
stanno al cospetto del Tempo
quasi altrettanti fiori
vicini ogni giorno alla morte;
ma come nuove gemme spuntano
per l'allegria di nuovi omini
su dalla Terra esausta e
trascurata
risorgono le Città.
Il narciso di questa stagione
non è che sappia
che mutamento, caso o gelo
ha falciato quelli di un anno fa;
ma con contegno audace,
cieco nell'ignoranza,
reputa durare sette giorni
come un'eternità.
Così il Tempo che è sempre
premuroso
con tutti i propri esseri,
ci fa altrettanto ciechi
e audaci come lui;
così che della morte in
punto,
certa la sepoltura,
ombra a ombra dice persuasa:
“Vedi come ciò che si fa perdura!”.
Rudyard Kipling
(1885 - 1936)
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