Vento d’autunno e di passione. E
polvere,
polvere che striscia sulla terra
di queste vie più candide che ossa.
Tempo, questo, che il cuore
oppresso s’agita,
revoca in dubbio quel che fu reale,
non fiaba, non apparizione vana.
Tue notizie che possono recarmi?
Ti conosco abbastanza per saperti
inquieta, sono certo che osi
appena,
se pure osi, chiederti che penso.
Penso a te, alla tua passione
schiusa,
alla luce di gemma ch’è dell’Umbria
di prima estate tra Foligno e
Terni,
mi chiedo, scusa la follia, se mai
una gioia sarà gioia per sempre
o comunque sia colma la misura
delle cose che devo amare e perdere
(Mario Luzi - Onore del Vero, 1952)
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