“ Fuori chi non si riconosce in Forza Italia”
Questo
pare che sia l'ultimo diktat del signore di Arcore rivolto a chi, tra i suoi
infedeli, non la pensa come lui.
Amedeo Nazzari e Clara Calamai |
Un
flash mnemonico, un andar a ritroso a quella tragedia del poeta e scrittore di
Prato, Sem Benelli, “La cena delle beffe”, ambientata in una Firenze medicea
dove Lorenzo il Magnifico dettava legge ma per il bene del suo popolo.
E
di quella “cena” ricordo il film con Clara Calamai e Amedeo Nazzari, scintillante attore, che recitava
minaccioso, in una scena drammatica, “ chi non beve con me peste lo colga!”
Sem Benelli |
Me
ne scuso, con la memoria di Sem Benelli, dimenticato anche lui, se ho riportato
qualcosa di quel che intendeva allora, rapportandola a una delle mille frasi
pronunciate da questo signore nostrano che desidera assoggettare il popolo
italiano ai suoi voleri inverecondi che niente hanno a che fare con la
politica, con l'economia, col lavoro e col destino di questo paese, sempre
nostrano.
La
minaccia di oggi rivolta ai suoi pidiellini non avrà senso, speriamo, se
indirizzata a quei pochi tantissimi che hanno deciso di non mettersi
sull'attenti, tanto meno di bere da quel calice con siffatta compagnia.
E
il governo di Enrico Letta?
E'
in giro per capitali del mondo a dire che in Italia le finanze sono a posto,
che è tutto in ordine, anche se ancora oggi madre-Europa gli ha fatto sapere
che di questi conti non è affatto convinta, anche perché è tutto sulla carta,
niente di realizzato, tutto futuribile, considerando che metà governo è
composto da quelli del PDL, con molti suoi personaggi, ripeto, in libera e
giusta uscita.
Che
ne sarà, allora, e della bevuta e della continuità governativa?
Ai
posteri prossimi e vicini l'ardua sentenza!
Gavino
Puggioni
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