Non come un gatto ho inarcato
la schiena, in segno di palese benessere
Al contrario, la colonna dorsale
s’è schiantata verso il basso
dal peso delle disillusioni
Ho gettato un sasso nella palude
di una vita trascinata a forza
La caduta ha formato cerchi
circoncentrici, che si sono allargati
tra la melma grigiastra
Il sasso, andando a fondo
mi ha trascinato nel suo baratro
Sul profondo abisso, un diamante
risplendeva solitario. L’ho afferrato
e nuotando come una sirena
impigliata tra le maglie della rete
di un pescatore di scarpe vecchie
e di carpe, annaspando
risalii in superficie
Danila Oppio
Inedita
BRAVISSIMA POETESSA!!!
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